Diffondere la conoscenza e la pratica della gentilezza: la mission dell’associazione culturale “Cor et Amor”

“Bidibibodidibu vince chi gioca ed è gentile di più”. È questo il motto dell’associazione culturale “Cor et Amor”, costituita nel 2014 a Lessolo (vicino a Ivrea) con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e la pratica della gentilezza, con i Giochi della Gentilezza, per favorire il benessere e la crescita della persona, come si legge sul sito ufficiale.

“Ci rivolgiamo – spiega il presidente Luca Nardi – ai bambini, ai ragazzi e a tutti coloro che vivono e lavorano con e per loro: genitori, insegnanti, educatori, animatori… Attraverso i più piccoli, che rappresentano il futuro, e attraverso il canale comunicativo del gioco, vogliamo diffondere la gentilezza nelle scuole, nelle famiglie e nelle comunità: non solo buongiorno e buonasera, ma la gentilezza come contenuti, valori che fanno star bene i bambini e anche gli adulti. Magari è utopistico, ma noi ci proviamo”.

Sono ben 194, ad oggi, le proposte contenute nella “giocopedia della gentilezza”, manuale on line cui tutti possono attingere liberamente: “Periodicamente inviamo delle proposte ai nostri associati, poi ognuno le interpreta come vuole: si possono rispettare le regole, cambiarle, oppure inventarsi dei nuovi giochi, l’importante è che diffondano l’idea e la pratica della gentilezza”.

A diffondere buone pratiche e iniziative improntate al bene comune sono gli “insegnanti della gentilezza”, che hanno contribuito alla creazione della lista di libri della gentilezza da proporre agli studenti per l’estate, e gli “assessori della gentilezza”, nominati in ben 87 Comuni nel corso dell’ultimo anno.

L’evento clou dell’associazione “Cor et Amor” è la Giornata nazionale dei Giochi della Gentilezza, che torna il 22 settembre. Il tema dell’edizione 2020 sarà “riempiamo un piatto di gentilezza – spiega Luca Nardi -, l’invito è quello di inviare dei video con la propria ricetta di gentilezza condivisa. Come facciamo ormai da cinque anni, chiederemo a comuni, associazioni, scuole e famiglie di organizzare iniziative collegate alla gentilezza e proporle a propria comunità locale. Ognuno partecipa in modo autonomo, nei modi e negli spazi che ritiene più opportuni: l’anno scorso siamo riusciti a coinvolgere 48mila bambini in tutta Italia. Quest’anno sarà più complicato, ma in modo fisico o anche solo virtuale, ognuno come può, siamo convinti di organizzare un’altra edizione da ricordare”.

 

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