A.N.P.S.I di Ivrea, la missione in Polonia per aiutare profughi ucraini in fuga

L’Associazione Nazionale della Polizia di Stato sezione di Ivrea, nei primi giorni di conflitto in Ucraina, è stata tra le prime a segnalarsi per una missione di solidarietà all’estero per aiutare in maniera concreta alcuni profughi ucraini. L’associazione, infatti, accogliendo alcune specifiche richieste di cittadini ucraini residenti in Italia, dopo essersi auto tassata per le spese di carburante e pedaggio, è andata con propri mezzi fino in Polonia per recuperare alcuni cittadini in fuga dalle zone martoriate dalla guerra e portarle in Italia. Le persone aiutate sono state 5 donne e 6 bambini, tra questi anche alcuni provenienti dall’ormai celebre Donbass.

A raccontare com’è nata questa iniziativa è il presidente dell’A.N.P.S.I di Ivrea Franco Muccione: “Per cercare di rispondere in maniera tempestiva alla richiesta di aiuto di alcuni cittadini ucraini residenti in Italia abbiano deciso di intervenire prontamente. E così martedì 8 marzo ci siamo messi alla guida in direzione Polonia, precisamente Varsavia, dove ci attendevano queste persone fuggite dalla guerra. Giovedì 10 marzo eravamo già di ritorno – continua Muccione – anche perché avevamo svolto in precedenza con successo le pratiche burocratiche necessarie grazie alla solerzia degli Uffici di Immigrazione. Alcuni giorni prima del nostro arrivo avevamo ottenuto da tutti loro documenti e passaporti necessari per arrivare in Italia. Tra l’altro queste persone  sono anche già vaccinate completamente contro il Covid, cosa che ha ulteriormente semplificato e velocizzato le pratiche. Se in futuro ci dovesse essere richiesto, potremmo anche fare una seconda missione di questo tipo”. Muccione poi chiude: : “Siamo in guerra, inutile girarci intorno. In Polonia è stata forte da parte nostra la percezione della paura per una possibile escalation del conflitto. I tragici ricordi del passato sembrano fare di nuovo capolino. Sono giorni davvero di grande preoccupazione”.

 

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