A.P.I.Stom, consigli e compagnia tra persone che condividono lo stesso problema

“Una telefonata, una chiacchierata, un momento di confronto tra persone che condividono un problema: diamo il nostro supporto per alleggerire la situazione, dal punto di vista medico e anche psicologico”. Così Giovanni Brunetto spiega l’attività dell’A.P.I.Stom. (Associazione Piemontese Incontinenti e Stomizzati) durante l’emergenza Covid-19.

“Rappresentiamo categoria di utenti e pazienti particolari – continua il presidente -, lo stomizzato arriva a questa situazione perché dietro ci sono patologie serie, oncologiche o infettive. La maggior parte sono dei nostri associati e anche dei nostri volontari, che sono ex pazienti o pazienti stessi, sono anziani, over 65. Non possiamo assolutamente vederci, anche la posta elettronica o le videoconferenze sono solo per pochi. Ci rimane il telefono: non dico giornalmente, ma sistematicamente telefoniamo per capire se va tutto bene, a livello di salute e in tutto il resto, e interveniamo come si può”.

L’A.P.I.Stom, pur essendo nata ufficialmente nel ’96, è operativa fin dall’85 come sezione locale di un’altra associazione nazionale; oggi è diffusa a livello regionale, con federazioni provinciali che si sono sviluppate dopo quella di Torino, che oggi conta un centinaio di associati. Il primo supporto che Giovanni Brunetto e gli altri volontari offrono loro in questo difficile periodo è di compagnia: “Tante persone sono sole, le telefonate servono anche come sfogo. Poi ovviamente ci segnalano i loro problemi: noi non siamo operatori sanitari, non diamo informazioni mediche, ma per quanto possibile diamo supporto con una logica di auto-mutuo aiuto: la maggior parte delle problematiche di gestione si possono risolvere con un consiglio da parte di chi ci è già passato. Altrimenti li indirizziamo a chi di dovere, ma fortunatamente sono solo due o tre i casi in cui si è dovuto ricorrere al pronto soccorso o all’ambulatorio. Noi facciamo da tramite, facendo interloquire i nostri soci con gli operatori medici, che decidono se c’è urgenza di intervento: diciamo che aiutiamo il sistema ospedaliero, togliamo un po’ di lavoro”.

Anche in ambito burocratico è molto utile l’intermediazione dell’A.P.I.Stom: “Sappiamo a chi rivolgerci per velocizzare le pratiche – conclude Giovanni Brunetto – senza fare telefonate inutili: aiutiamo chi ha bisogno, anche se non è nostro socio, a farsi redigere un piano terapeutico o ad ottenere ausuli”.

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