Aiutiamo.Ci in prima linea nelle collette alimentari durante il blocco

AIUTIAMO.CI è un’associazione APS senza scopo di lucro costituita nel giugno 2018, con sede legale a Collegno, ma soprattutto è un’associazione il cui nome dice tutto: “Aiutiamo gli altri per aiutare noi stessi”. Questo è il mantra, lo slogan e il principio perseguito dai volontari. Il macro progetto di AIUTIAMO.CI ha infatti come principale obiettivo lo sviluppo di una microeconomia solidale sul territorio attraverso la promozione di attività mosse da uno spirito altruistico.

Le attività svolte sono molteplici, dalla raccolta di beni quali alimentare a lunga conservazione, scatolame, latte, olio, pasta, pelati, biscotti, abbigliamento donna, uomo e bambino, prodotti per l’igiene quali shampoo, bagnoschiuma, dentifrici, spazzolini, accessori di prima necessità come coperte, lenzuola, cuscini, piatti, posate, padelle, pentole e prodotti a uso medicale quali cerotti, garze sterili, bendaggi, disinfettanti ad uso esterno, tutori, ciucci, pannolini.

A questa attività si aggiunge quella di supporto alle famiglie in difficoltà: Ascolto/Accoglienza, Sostegno e supporto emotivo, erogazione di servizi a prezzi accessibili o eventualmente gratuiti esercitati da terze parti qualificate, quali consulenze legali, amministrative, burocratiche, supporto economico tramite il pagamento dell’emergenza in corso ove possibile (fondi permettendo), distribuzione di prodotti e beni di prima necessità e supporto alla piccola e piccolissima impresa come consulenza gratuita nella crescita del fatturato.

Inoltre l’associazione si occupa anche della promozione e della coltivazione di orti urbani o privati per la produzione di frutta e verdura tramite tecniche Bio di produzione, il cui raccolto è poi devoluto in maniera gratuita alle famiglie in difficoltà.

Quello di lockdown, allora, per l’associazione è stato un periodo di grande operatività, come spiega Deborah Celauro: «Durante il blocco la richiesta d’aiuto ha visto una crescita esponenziale, principalmente per quanto riguarda i beni di prima necessità per tutte quelle persone che sono rimaste a casa da lavoro, quindi si è trattato principalmente di rifornimento di pacchi alimentari. Abbiamo aumentato i carrelli sospesi, la distribuzione di pacchi, i servizi di colletta alimentare e per persone anziane facevamo prenotare loro la spesa al supermercato e noi la consegnavano. Abbiamo anche fornito servizi di accompagnamento in ospedale per chiunque avesse da fare visite urgenti e non riusciva a farsi accompagnare dalla Croce Rossa per svariati motivi. Tra le altre cose, poi, abbiamo provveduto al ritiro dispositivi del progetto BÖGIA – Bike to work della Zona Ovest del Comune di Collegno (Collego-Collegno: Strategia per la mobilità sostenibile del Comune di Collegno) rientrante nei piani per la mobilità sostenibile. Con il blocco il Comune non poteva consegnare i dispositivi e abbiamo provveduto noi».

Se quello del lockdown è stato un periodo complesso, però, la vera sfida è il futuro e Celauro lo sa bene: «Uno dei progetti fondamentali che abbiamo in programma di sviluppare è la creazione di una specie di co-housing con una parte di persone principalmente anziane e pensionate che investono una parte della loro pensione e una parte di spazio abitativo per chi non ha la possibilità di pagare l’affitto, e supporta nell’accompagnare gli anziani nelle loro varie visite e nelle svariate esigenze o dà una mano nello svolgere attività domestiche insieme».

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