Anemon scende in campo per i dispositivi di protezione personale

Anemon è un’associazione con ormai più di dieci anni di attività nata da un gruppo di medici con finalità di solidarietà sociale e con attività in Italia e all’estero di assistenza sociale, assistenza socio-sanitaria, assistenza sanitaria, beneficenza e formazione. L’emergenza coronavirus di questi giorni ovviamente non ha lasciato indifferenti i volontari dell’associazione che subito si sono messi a disposizione delle strutture sanitarie e degli altri enti di volontariato del territorio torinese. I soci diretti di Anemon sono una ventina, mentre i volontari un centinaio per lo più in ambito medico.

Il segretario Roberto Rocchietti racconta così l’attività di Anemon in questi giorni così convulsi: “La nostra associazione, come del resto dice anche il nome stesso, un acronimo di ‘aiutare nel mondo’, era nata per offrire assistenza medica ed economica in giro per il mondo. Abbiamo infatti una serie di progetti che seguiamo da vicino in Madagascar, Burkina Faso, Mali e Albania. Ovviamente l’emergenza di questi giorni – continua Rocchietti – ci ha imposto una riflessione e ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare per essere di aiuto anche sul nostro territorio. Così abbiamo deciso di fare leva sulla grande generosità dei nostri soci, medici e farmacisti in particolare, e iniziare un lavoro di ricerca, acquisto e distribuzione dei dispositivi di protezione personale da donare poi a chi ne ha necessità e a chi ne fa richiesta””.

 

Rocchietti spiega meglio: “Non abbiamo abbandonato ovviamente i nostri progetti in giro per il mondo, anche perché questi davvero si fondano per la maggior parte sul nostro sostegno, ma abbiamo deciso di destinare una parte importante del nostro budget per l’acquisto e la donazione dei dispositivi di protezione che ci premuriamo noi di consegnare personalmente. Per lo più li abbiamo dati ai medici di base e ai volontari delle mense dei poveri, figure che per motivi diversi sono in prima linea e che necessitano del massimo aiuto possibile in questi giorni”.

L’essere un’associazione snella permette una maggiore capacità di movimento senza troppi vincoli burocratici. Un valore che Anemon sta facendo pesare molto in questi giorni con azioni concrete. Rocchietti spiega meglio: “In collaborazione con l’Azienda Ospedaliera San Luigi di Orbassano (Covid Hospital) abbiamo partecipato all’acquisto di un’apparecchiatura radiologica portatile per la Rianimazione ed effettuato direttamente l’acquisto dei monitor per letti di rianimazione, sempre per il San Luigi. Essendo dei privati possiamo staccare subito l’assegno bypassando così la burocrazia e offrire quindi il materiale di cui c’è bisogno». Il segretario di Anemon insiste su questo punto: “Definisco la nostra associazione a km 0, perché non abbiamo costi intermedi e tutte le donazioni che riceviamo vengono date in toto ai progetti che seguiamo. Non abbiamo insomma costi di gestione: davvero tutti i contributi che riceviamo dai nostri benefattori arrivano a destinazione. Questa è la nostra grande forza”.

Rocchietti ovviamente poi ringrazia i benefattori dell’Associazione: “In questi giorni abbiamo fatto acquisti per 50.000 euro. Uno sforzo importante reso possibile anche dalle diverse donazioni che abbiamo ricevuto proprio per mettere in campo azioni in ambito Covid. C’è stato un importante aumento delle offerte verso la nostra onlus”. Poi il segretario di Anemon ricorda: “Se qualche associazione avesse necessità ci contatti, ci scriva una mail ad anemononlus@gmail.com, noi cercheremo in qualche modo di soddisfare la loro richiesta”.

 

 

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