Ci sono anch’io Pinerolo, il coronavirus non ferma il volontariato

La rapida diffusione del coronavirus ha costretto a modificare abitudini e quotidianità. E probabilmente sarà così per diverso tempo anche quando finiranno questi giorni di emergenza. Nulla che possa però fermare lo spirito del volontariato. Un esempio lo sta già offrendo l’associazione Ci sono anch’io di Pinerolo. La sua storia è in qualche modo paradigmatica.

Ci sono anch’io è un’Associazione che nasce con lo scopo di fare incontrare chi possiede delle risorse con chi invece ha delle necessità. Mobili, vestiti, cibo. Niente soldi, soltanto beni che possono essere girati con un atto di generosità a chi ne ha in quel momento bisogno. All’interno delle tante iniziative dell’Associazione c’è anche quella di offrire ai ragazzi (e alle loro famiglie in difficoltà) la possibilità di accedere a una mensa durante la settimana, una volta terminate le lezioni a scuola. Non solo: viene offerta anche assistenza pomeridiana per lo svolgimento dei compiti o delle attività sportiva. L’aiuto si estende anche al periodo estivo quando viene data la possibilità ai ragazzi coinvolti nel progetto di trascorrere due settimane di vacanze in montagna o al mare. Sono 60 in media i volontari coinvolti nelle attività, 50 invece i ragazzi che vengono seguiti a vario titolo e in diversi momenti.

Il coronavirus non ha arrestato l’attività di volontariato dell’Associazione, l’ha soltanto modificata. Imponendo necessariamente degli accorgimenti. Il presidente Michele Juliano racconta questi giorni complicati: “È un momento di difficoltà per tutti, anche per la nostra associazione, anche perché molti dei nostri volontari hanno più di 65 anni e sono quindi tra le categorie più esposte al contagio. Meglio senz’altro stare a casa. È un momento complesso perché il materiale per fare attività non sempre è di facile reperimento e mi riferisco soprattutto alle mascherine. Detto questo, nonostante le scuole siano chiuse e il numero dei nostri volontari si sia un po’ ridotto, non ci siamo affatto fermati. Abbiamo soltanto cambiato il modo di offrire il nostro aiuto».

Sempre Juliano: “Da sempre noi lavoriamo con i casi che ci vengono segnalati dagli assistenti sociali e così anche in questi giorni sono sempre loro a indicarci le famiglie in estrema difficoltà a cui poi portiamo a domicilio quei pasti che normalmente avremmo preparato per la mensa se le scuole fossero state aperte. Tra le persone che assistiamo in questo momento ci sono diverse persone anziane che magari si trovano a trascorrere la quarantena da sole. È cambiata in qualche modo la nostra utenza, l’età media si è alzata sensibilmente, ma non è in alcun modo cambiato lo spirito con cui offriamo la nostra assistenza”.

Il presidente di Ci sono anch’io chiede una mano per poter andare avanti: “Abbiamo certamente bisogno del materiale per poter continuare a fare la nostra attività. Senza mascherine non ci è possibile andare dalle aziende che pure vorrebbero darci una mano. Soltanto qualche giorno fa siamo stati contattati da un’azienda di pasta fresca che ha 60 kg di prodotto che scade nei prossimi giorni. Vorremmo poter andare prendere tutto quel cibo, ma non abbiamo il materiale sanitario necessario per poter fare le cose in sicurezza. Avremmo bisogno che qualcuno si interessi a noi».

Per potersi mettere in contatto con l’Associazione Ci sono anch’io di Pinerolo l’email a cui scrivere è cisonoancheio@email.it, mentre il numero da chiamare è 3409786708.

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