Commissione Protezione Civile Vol.To, esercitazione per la ricerca di superficie con di GPS e ARTVA

Dal 4 al 6 marzo era prevista la 4^ edizione dello stage in valanga per unità cinofile e battitori in Bardonecchia e Nevache (F). L’eccezionale siccità e la carenza di neve hanno costretto i volontari della Commissione di Protezione Civile del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To di Torino a modificare i piani e le location operative. 40 volontari con 17 mezzi degli Enti Sos Montagna, Croce Rossa Italiana Bardonecchia, BIOS Volvera, AFP Valsusa, Anps Ivrea e AIB Sant’Antonino si sono così dati appuntamento sabato 5 marzo a Sangano e domenica 6 marzo a Rivoli e val Sangone forno di Cozze per addestrarsi su radiocomunicazioni, geolocalizzazione, orientamento, ricerca di superficie con utilizzo di GPS ed ARTVA in ambiente montano non innevato. Le operazioni si sono svolti in scenari molto ampi tra Rivoli e la Val Sangone.

Nella giornata di esercitazione di domenica, le squadre si sono dirette in direzione castello di Rivoli. Lì è giunta una richiesta di soccorso per un alpinista che non dava notizie di sé ma che possedeva una radio geolocalizzabile. Col sistema radio si possono rivelare le coordinate GPS e così le squadre si sono messe immediatamente in movimento lungo 40 km di strade di montagna giungendo a Forno di Coazze dove hanno proseguito fino alle borgate Ruata e Oliva. Lasciati  i mezzi, si sono mosse a piedi per circa 35 minuti. 

La notte prima aveva nevicato, pochi centimetri  ma sufficienti a complicare la ricerca. La zona era quella dell borgata Ciargiur del Forno. Con la geolocalizzabile GPS si è trovato lo zaino del malcapitato e la sua radio. Essendoci nei paraggi cavità e gallerie, vecchie cave di talco ormai dismesse, è iniziata la ricerca con ARTVA, ipotizzando che viste le temperature rigide l’uomo abbia cercato rifugio negli anfratti. Infatti è stato poi ritrovato in buona salute e la ricerca si è conclusa senza difficoltà. Scesi a valle, si è svolto un ultimo sopralluogo alle miniere dismesse di Garida, ora museo a cielo aperto visitabile ed affascinante. All’imbrunire le squadre hanno poi fatto rientro in sede. 

 

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