Confraternita di Misericordia Torino: “Più attenzione ai soccorritori”

Non si tratta più soltanto delle difficoltà dettate dall’emergenza, quello che lamenta in maniera forte la Confraternita di Misericordia Torino è una cronica disattenzione nei confronti del mondo del primo soccorso.

Il governatore della Confraternita di Misericordia di Torino Catia Castelli, senza troppi giri di parole, lancia un vero e proprio grido di allarme e lo fa nella speranza di richiamare le istituzioni. Così Castelli: “La grande attenzione nei confronti del personale degli ospedali è sacrosanta, ma non ce n’è altrettanta per tutti i soccorritori. Noi siamo in prima linea, ma ci sentiamo in qualche modo mandati allo sbaraglio. Abbiamo un bisogno disperato dei dispositivi di protezione individuale per poter fare gli interventi in sicurezza. Questi però non si trovano, sono veramente introvabili. Ecco non ci sentiamo tutelati a sufficienza». Sempre il governatore: “Non è neanche pensabile che questi siano tutti a carico dell’associazione che per altro non può certo sostenere a lungo costi già lievitati a cifre vergognose. A questo si aggiunga anche la penuria di tutto il materiale che serve per sanificare: noi siamo costretti a disinfettare l’ambulanza una volta usata per un intervento con acqua calda e candeggina…Per non parlare del costo triplicato dell’ossigeno. È davvero una situazione incresciosa”.

Castelli prova a fare un resoconto di queste prime settimane di emergenza coronavirus: “Nel mese di marzo abbiamo fatto 150 uscite e molte di queste hanno riguardato positivi al coronavirus o presunti tali. E così quando vedo che non c’è la dovuta attenzione nei nostri confronti e alla situazione in cui siamo costretti a operare mi viene anche la tentazione di mollare tutto. I nostri volontari sono i primi che vedono le persone che potrebbero essere contagiate, per cui sono le prime che dovrebbero ricevere tutela. Per altro è anche capitato di scoprire sul posto che la persona da assistere aveva febbre alta da giorni…».

In questa situazione le donazioni diventano fondamentali, Castelli anche su questo argomento è chiarissima: “Con questi costi lievitati, qualsiasi aiuto economico è ben accetto. Abbiamo anche attivato una raccolta fondi su facebook per cercare delle nuove risorse. Le nostre difficoltà nascono anche dal fatto che i trasporti ordinari e quelli privati con la chiusura di ospedali e trasporti sono nettamente diminuiti” .

Castelli poi tiene però anche a sottolineare alcune note positive emerse negli ultimi giorni: “In un momento così complicato ho visto davvero tanta gente mettersi a disposizione e dare la sua disponibilità per essere di aiuto agli altri. È un bel segnale. È chiaro che però iniziare in un periodo così è molto delicato e soprattutto richiede da parte nostra un importante e imprescindibile lavoro di formazione. Una parte dei nostri sforzi, in questi giorni, tra l’altro è stata quella di organizzare nella maniera più efficiente e sicura possibile le forze da schierare in campo. Noi per primi dobbiamo fare attenzione a fare le cose per bene, bisogna sempre operare nella massima sicurezza possibile”.

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