La Giornata Mondiale Parkinson ricorre (come ogni anno dal 1997) l’11 aprile, data di nascita di James Parkinson, il medico inglese che nel 1817 descrisse per la prima volta la “paralisi agitante”. Si tratta di una malattia neurodegenerativa progressiva che in Italia colpisce circa 230mila persone, in maggioranza uomini: ad oggi non esiste cura, ma solo delle terapie per ritardarne l’incidenza. Di solito il Parkinson si manifesta intorno ai 60 anni, ma l’insorgenza della malattia in età giovanile – che purtroppo non è rara – è una delle tematiche scelte per la Giornata del 2021. L’altra riguarda la correlazione con il Covid-19: “Quello che fa la differenza – sottolinea la dottoressa Anna Zecchinelli, direttore del Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO – sono le condizioni generali del soggetto, la sua età, la presenza di comorbilità, specie a livello cardiologico, o il diabete, oltre al grado di disabilità che la malattia comporta. Pazienti che si muovono meno, hanno difficoltà a deglutire, presentano declino cognitivo sono più a rischio rispetto alla popolazione generale”.

Tutti gli eventi pubblici previsti in occasione della Giornata Mondiale Parkinson 2021 – occasione di confronto tra esperti, malati e famiglie – sono stati annullati, ma rimangono in pista gli appuntamenti on line. Domenica 11 aprile la comunità mondiale del Parkinson si riunisce per tutto il giorno su YouTube, l’Italia sarà in diretta sul canale zoom di AIGP – Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani Onlus dalle 13 alle 14; per informazioni, scrivere a info@parkinsongiovani.com.

La sezione del Piemonte dell’AIP – Associazione Italiana Parkinsoniani organizza un webinar intitolato “Parkinson ai tempi del Covid” martedì 13 aprile a partire dalle 9. Intervengono il neurologo Leonardo Lopiano e Ubaldo Pilotto, presidente dell’associazione; Alberto Marchet, Paola Filippi e Graziano Gusmaroli approfondiranno le conseguenze per i pazienti positivi; degli aspetti psicologici si occuperà Elisa Montanaro, mentre Carlo Alberto Artusi parlerà delle nuove terapie; infine parola a pazienti e caregiver, che potranno interagire nell’apposita chat. Iscrizione obbligatoria, informazioni alla mail info@parkinsoninpiemonte.it.