“Gli anziani non vanno in ferie, la povertà non va in ferie”. E neanche il Servizio Emergenza Anziani…

“Gli anziani non vanno in ferie, la povertà non va in ferie”. Neanche il SEA (Servizio Emergenza Anziani) di Torino va in vacanza, come racconta la presidente Maria Tripoli: “A luglio e agosto, noi ci organizziamo come in tutti i periodi dell’anno: siamo sempre aperti, anche a ferragosto. Vanno via figli e nipoti, vanno via i vicini di casa che danno una mano per la spesa o sono disponibili per una chiacchierata, chiudono anche i negozi: non possiamo abbandonare anche noi i nostri anziani”.

Il SEA (che adesso ha sede in un locale della Parrocchia della Crocetta) risponde al numero 331/4611725, lunedì, martedì e mercoledì dalle 15 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12. “Può chiamare chiunque si senta solo e voglia fare una passeggiata – spiega Maria Tripoli -, se non quel giorno stesso ci organizziamo per il giorno dopo con i nostri volontari. Ma, visto l’alto numero di richieste, diamo precedenza agli anziani segnalati dai servizi sociali. Noi aderiamo al Servizio Aiuto Anziani della Città di Torino per cui, a turno con altre associazioni, abbiamo la reperibilità anche alla domenica e nelle festività, per le emergenze ovviamente non sanitarie. Per esempio, un anziano che deve prendere la sua medicina, ma si trova la scatola vuota: noi andiamo a prendere ricetta, passiamo in farmacia e gliela portiamo. O magari una signora che ha preso un colpo di sole ed è disorientata: il Pronto Soccorso ci chiama e noi la portiamo a casa e la monitoriamo per qualche giorno”.

I servizi offerti dal SEA sono tanti: spesa alimentare a domicilio, consegna di medicinali, telefonate di compagnia, accompagnamento per passeggiate e per momenti di svago: “Non possiamo più organizzare pranzi e gite per ragioni di sicurezza, ma uscite in compagnia sì: faremo il “poker d’assi”, quattro persone insieme per al Valentino o a prendere un gelato, così socializzano tra di loro”. L’accompagnamento riguarda anche le visite specialistiche, “ma non possiamo entrare in ospedale – spiega la presidente -, al massimo possiamo accompagnarli sulla soglia, ma devono essere persone autosufficienti. Ci sono altre associazioni, o tutte le Croci, che sono attrezzate anche per questo”.

È attivo invece l’aiuto nella gestione delle pratiche burocratiche, “soprattutto adesso che si svolge tutto on line, anche le prenotazioni. Ma come fa una signora di 80 anni che non ha neanche il computer? Ci pensano i nostri volontari, basta chiamarci”.

A proposito di volontari, quanti ne servono per garantire tutti questi servizi? “Ne abbiamo due in segreteria tutti i giorni – conclude Maria Tripli – e una decina in giro per i servizi. In 12 fissi coprono la settimana, poi c’è anche chi può fare servizi una tantum, magari quando ha finito di lavorare: tutti sono utili, soprattutto d’estate”.

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