I percorsi di educazione e integrazione dell’associazione Merope: “Seguiamo i bisogni delle persone”

Nella mitologia greca, Merope era una delle Pleiadi, l’unica che sposò un mortale (Sisifo) contro il volere di Giove: per questo divenne la stella meno luminosa delle sette sorelle del cielo. Questo personaggio romantico e sofferente ha dato il nome all’associazione Merope, “per significare – come si legge sulla pagina Facebook – la volontà di agire lontano dalla presunta perfezione e andare incontro, nella consapevolezza che comunque tutti siamo segnati dal limite, a chi rischia di essere abbandonato alla esclusione. Il nostro impegno è saper innescare percorsi andando al passo di chi fa più fatica”.

Walter Berardo, che nel 2003 ha contribuito alla fondazione dell’associazione Merope e ancora oggi ne è il presidente, parte da lontano nel suo racconto: “Siamo nati come centro di ascolto, per fare comunicazione e offrire informazioni, in contesto di filantropia per il benessere di tutti, partendo dalla nostra sede di Avigliana e allargandoci in tutto il territorio della Valle di Susa e della Val Sangone. Con il tempo, ci siamo specializzati in DSA, disturbi specifici di apprendimento. e BES, bisogno educativi speciali”.

L’ambito educativo e sociale è diventato il principale: “Abbiamo iniziato – continua il presidente – con chi aveva problemi di apprendimento, come i dislessici, e siamo passati ad occuparci anche degli stranieri, che dovevano imparare la lingua e la cultura italiana per potersi integrare meglio. Uno dei progetti più longevi è quello degli audiolibri: la scrittura grossa e la lettura lenta permettono di essere fruibili da tutti. Adesso ne facciamo un po’ meno, visti i costi e le difficoltà a pubblicarli”.

Sono tantissimi i progetti sviluppati nel corso degli anni: “Siamo molto impregnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, che troviamo fondamentali anche in prospettiva, per aiutare i giovani a costruirsi un futuro. Cerchiamo e segnaliamo luoghi accessibili e fruibili da tutti, quindi non solo alla disabilità fisica ma a qualsiasi esigenza speciale, come per esempio la Sacra di San Michele. Organizziamo incontri con la logopedista e la psicologa, nella nostra sede di Borgo Vecchio ad Avigliana. Abbiamo attivato un gruppo di teatro sociale, contro la solitudine, e con lo stesso obiettivo una nostra volontaria, Teresa, molto brava con i lavori artigianali ha aperto un laboratorio cui partecipano 5/6 donne. Continuiamo a fornire informazioni e assistenza a chi ce lo chiede. Insomma, non abbiamo una sola specializzazione. Essendo nati come centro di ascolto, seguiamo i bisogni delle persone, che variano sempre. I nostri sono sempre progetti partecipati, nascono dalla partecipazione della gente, secondo i bisogni che ci sono”.

I mesi di lockdown hanno imposto la chiusura della maggior parte delle attività organizzate dall’associazione Merope: “Ma non ci siamo certo fermati – spiega Walter Berardo -, ci siamo impegnati per alleviare tante situazioni di solitudine: telefonate, social, anche visite di persona quando si poteva, certo concentrandoci principalmente ad Avigliana: abbiamo fatto un lavoro di buon vicinato”.

Ora le attività stanno tornando verso la normalità: “Stiamo riaprendo i laboratori, ricominciamo con gli incontri, anche se in questo momento sono sommerso dal lavoro burocratico. Continua la nostra carenza di spazi, risorse e anche volontari, ma sì, siamo ripartiti!”

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