Il Telefono Amico c’è, anche e soprattutto in questo momento

Il Telefono Amico esiste, resiste ed è sempre a disposizione, anche e soprattutto in questo momento storico così difficile a causa dell’emergenza sanitaria e sociale causata dal Coronavirus. Anche in questo drammatico frangente, infatti, il Telefono Amico c’è e con esso tutti i Volontari, che non hanno esitato nemmeno un secondo a rendersi disponibili, decidendo unanimemente di non interrompere un servizio così essenziale, nella consapevolezza che l’isolamento imposto dalle circostanze contribuisca ad accrescere e moltiplicare situazioni di ansia, angoscia e paura.

Sin dall’ormai lontano 22 dicembre 1964 – da più di mezzo secolo quindi – il Telefono Amico di Torino non ha mai cessato di fornire la sua assistenza telefonica alle persone che vivono momenti di disagio, di qualunque natura, spesso aggravati dalla sensazione di solitudine e di abbandono. Da sempre il Telefono Amico è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno strumento insostituibile nella prevenzione del suicidio.

Uno strumento fatto di persone, per le persone. Un contatto paritario, solidale, da persona “qualunque” a persona “qualunque”, senza finalità terapeutiche, ma con il solo scopo di “stare vicino” a chi chiama, come farebbe un amico: ecco il perché del termine amico nel nome di questa Associazione che risponde con solerzia e dedizione a oltre centinaia di chiamate al giorno: “In questo periodo così particolare – spiega il presidente Claudio Eba – a stima le telefonate sono aumentate di circa il 30%. La preoccupazione per noi è che le persone siano informate che in questo periodo ci siamo per loro e siamo uno dei pochi servizi attivi 24/7”.

Il Telefono Amico è un servizio (via chat, mail, telefono) fornito nel più completo anonimato, esclusivamente da Volontari che si alternano in turni atti a coprire le 24 ore della giornata, sette giorni su sette. Le persone che si sentono sole e magari vivono un disagio accentuato dalla situazione contingente potrebbero non sapere che il servizio esiste in questi momento di difficoltà: “La prima difficoltà – continua Eba – fin dal primo giorno di decreto che ci ha chiusi in casa, è stata la preoccupazione per la sicurezza dei Volontari, per cui abbiamo preso tutte le precauzioni per accedere alla nostra sede uno alla volta e proseguire i nostri servizi senza che si corressero rischi; poi abbiamo cercato di capire se si poteva effettivamente accedere e proseguire nel nostro lavoro, cioè se il nostro Volontariato si potesse considerare attività essenziale. Abbiamo ritenuto che lo fosse, perché molte persone sono a casa da sole e chi è in sofferenza in una condizione di normalità in questo momento lo è certamente ancora di più. Allora ogni Volontario è stato provvisto di autocertificazione e di una mia certificazione che dichiarava l’essenzialità di proseguire nel nostro servizio, perché le crisi delle persone possono arrivare in qualsiasi momento”.

Alla domanda su che genere di chiamate stanno arrivando in questi giorni al Telefono Amico, Eba ha risposto così: “È stato un crescendo progressivo. All’inizio di questo periodo le tematiche delle telefonate erano più o meno le stesse di sempre, mentre ora il tema gira quasi sempre attorno al Coronavirus e alla situazione contingente. Più o meno nella metà delle telefonate se ne parla, ma questa è anche un’opportunità per parlare di altro. Per chi è solo a casa il Covid aumenta alcune paure già esistenti e l’isolamento incrementa la sensazione solitudine. Chi chiama il Telefono Amico lo fa perché si sente solo e questa sensazione è certamente aumentata in questo periodo, così come le difficoltà”.

Altro tema è quello del post Coronavirus, perché certamente questa situazione ha aperto a nuove modalità di fare Volontariato: “Stiamo lavorando a un progetto per rendere fruibile la modalità di servizio svolto da qualunque luogo si renda opportuno, anche se non è la sede fisica. Proseguiamo inoltre nel nostro intento di attivare modalità di collaborazione sul territorio con altre realtà con cui condividiamo punti in comune e mission, come Linea-Menti un’Associazione formata da diversi professionisti attivi nell’ambito sanitario, in particolare da psicologi di Torino. L’idea è quella di realizzare una piattaforma di collaborazione sia per la formazione che per il servizio e ora che ci stiamo abituando a fare anche riunioni non fisiche, magari integrare con incontri di questo tipo, per permettere di partecipare anche a chi è lontano”.

Per contattare il Telefono Amico, questi i contatti di riferimento:

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