Martedì 21 novembre un convegno per le ONLUS chiamate a decidere del loro futuro

Le organizzazioni ONLUS sono chiamate nei prossimi mesi a decidere definitivamente cosa sarà del loro futuro. La riforma del Terzo Settore, ridefinendo la normativa che caratterizza tutte le organizzazioni che operano nel mondo del non profit, ha imposto alcuni radicali cambiamenti e tra questi anche l’eliminazione della qualifica di ONLUS e la conseguente abrogazione della normativa a essa relativa. Cosa fare quindi per non sparire del tutto? Come adattarsi a questo nuovo scenario ormai prossimo?

Per aiutare e accompagnare le ONLUS in questa difficile fase di transizione, il Centro Servizi per il Volontariato Vol.To ETS ha organizzato il convegno “La scelta delle Onlus: essere o non essere un ETS questo è il dilemma”. Appuntamento martedì 21 novembre dalle ore 17 alle ore 20, presso il Polo del 900 (Via del Carmine 14, Torino). Il convegno proverà, con l’apporto di esperti del Terzo Settore, nonché da funzionari della Regione Piemonte, a fare chiarezza su alcuni temi: i vantaggi e gli svantaggi dell’iscrizione nel RUNTS, e relative tempistiche; il passaggio da ONLUS alle varie tipologie di ETS e quale è il conseguente inquadramento dei volontari; la devoluzione del proprio patrimonio in caso la ONLUS decida di non trasformarsi in un Ente del Terzo Settore; e le possibili criticità operative nell’iscrizione al RUNTS.

La riforma del Terzo Settore ha previsto, infatti, la nascita della qualifica di “Ente del Terzo Settore” (ETS) da applicarsi a tutti gli enti senza scopo di lucro, che svolgono attività di interesse generale, che perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, e che si iscrivono RUNTS – Registro Unico Nazionale degli Enti del Terzo Settore. Poiché non è prevista una trasformazione automatica, le ONLUS devono decidere quindi se diventare ETS e in quale tipologia più idonea trasformarsi (organizzazioni di volontariato; associazioni di promozione sociale; imprese sociali, incluse le attuali cooperative sociali; enti filantropici; reti associative; società di mutuo soccorso; altri enti), oppure in caso contrario dovranno devolvere il proprio patrimonio e sciogliersi definitivamente.

Le ONLUS che intendono entrare nel Terzo Settore e modificare la propria tipologia come disposto dal Codice del Terzo Settore hanno tempo fino al 31 marzo dell’esercizio successivo all’ottenimento da parte della Commissione europea dell’autorizzazione in merito al nuovo regime fiscale del Terzo Settore: pertanto, sarà già nel 2024 se questo pronunciamento avverrà entro la fine del 2023. In Piemonte le ONLUS iscritte nell’elenco dell’Agenzia delle Entrate (dati aggiornati al 5 ottobre) che non hanno operato ancora la scelta di qualificarsi come ETS sono ancora la stragrande maggioranza (1725); identica tendenza anche per la Città Metropolitana di Torino con ben 1056 ONLUS ancora incerte sul da farsi. Le ONLUS che, al momento, hanno già scelto invece di diventare ETS sono appena 259 in Piemonte e 151 a Torino.

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