Mezzi pubblici e disabilità visiva. L’UICI Torino: “Bene le App, ma non trascuriamo gli annunci a bordo”

 
Per una persona con disabilità visiva, poter usare in sicurezza e autonomia la rete urbana dei mezzi pubblici è una questione di fondamentale importanza, tanto più in un momento così difficile come quello che stiamo attraversando a causa dell’emergenza pandemica. Ecco perché, da tempo, l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino ha avviato, insieme ad altre associazioni di persone disabili, un confronto con il GTT (Gruppo Torinese Trasporti), l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo piemontese. Questa collaborazione ha dato buoni risultati sul fronte dell’accessibilità. Ora azienda e associazioni cercano di fare ulteriori passi avanti.

Recentemente GTT ha rinnovato l’area del proprio sito internet dedicata alle persone con disabilità: vi si possono trovare tutte le indicazioni relative all’accessibilità dei servizi forniti dall’azienda. La pagina è stata progettata per essere intuitiva e facile da navigare, con un’interfaccia fruibile anche dalle persone cieche e ipovedenti.  «Si tratta di un passo avanti significativo, che apprezziamo: condensare tutte le informazioni utili un unico spazio, curato e aggiornato, rende più facili le ricerche e, di conseguenza, migliora la qualità degli spostamenti» è il commento di Christian Bruno, membro del Comitato Autonomie e Mobilità UICI Torino. Oltre alle pagine web del sito, l’azienda torinese propone agli utenti una serie di applicazioni per dispositivi mobili. 

In particolare, attraverso l’app Moovit, è possibile ricevere precise informazioni su linee, orari, passaggi dei mezzi e fermate. L’App è compatibile con le sintesi vocali (VoiceOver e TalkBack) presenti sui telefoni, cosa che la rende adatta a ciechi e ipovedenti. Inoltre ha il vantaggio di poter essere usata anche a bordo dei veicoli. «Ovviamente tutte queste soluzioni sono preziose per noi e vanno accolte con grande interesse – osserva ancora Bruno – D’altra parte le App, pur utilissime, non possono sostituire del tutto i tradizionali sistemi di annuncio vocale presenti sui mezzi. La platea dei disabili visivi è molto ampia: ci sono persone anziane, che magari non hanno grande familiarità con la tecnologia ma che non possono essere tagliate fuori. Inoltre l’esperienza insegna che l’annuncio vocale delle formate è utile anche per i vedenti: pensiamo, ad esempio, ai turisti o a chi si trovi in una zona della città che non conosce bene». Ecco perché serve un impegno su molteplici fronti. Attraverso la disability manager di GTT, la dott. Rita Gambino, ma senza trascurare il confronto diretto con conducenti di tram e bus, UICI Torino prosegue nel suo lavoro di sensibilizzazione, spiegando il valore degli strumenti per l’accessibilità (e, di conseguenza, i problemi che nascono quando questi strumenti vengono a mancare). 

Tra le novità lanciate dall’azienda in materia di inclusione, va segnalato anche la possibilità, per i ciechi e gli ipovedenti che viaggiano da soli, muniti di bastone bianco o cane guida, di segnalare a GTT il loro viaggio extraurbano, con un preavviso di almeno 24 ore. In questo modo il conducente saprà della presenza di una persona con disabilità visiva e presterà particolare attenzione. «Una buona idea – conclude Bruno – viste le incognita che talvolta ci troviamo ad affrontare muovendoci nella provincia».

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