Volonwrite presenta la prima edizione del “Disability Film Festival”

Tre giorni di film, libri, musica e incontri: è questa l’essenza della 1° edizione del Disability Film Festival – “Modi di essere”, rassegna cinematografica in programma dal 17 al 19 settembre 2021 in Via Baltea 3 – Laboratori di Barriera a Torino. 

L’evento è organizzato da Associazione Volonwrite ODV, impegnata dal 2009 nella comunicazione sociale con l’obiettivo di proporre un linguaggio moderno e inclusivo offrendo pari opportunità in ambiente non protetto a giovani con e senza disabilità. L’obiettivo del DFF è quello di affrontare la tematica della disabilità a 360 gradi, superando gli stereotipi e i pregiudizi che storicamente la attanagliano e contaminano la sua rappresentazione attraverso storie e persone in grado di ribaltare le prospettive di pietismo ed eroismo verso un approccio più quotidiano.

A raccontare questa “visione” saranno principalmente le parole e i linguaggi espressivi: non a caso, gli ospiti più attesi sono sicuramente l’attivista e scrittore Luca Trapanese, primo uomo single ad aver adottato una bambina con sindrome di Down in Italia, e Martina Caironi, due volte campionessa paralimpica, pluri-campionessa mondiale ed europea nei 100 metri e recentemente medaglia d’argento nello storico podio azzurro a Tokyo 2020. Il primo parteciperà alla cerimonia di inaugurazione (in programma venerdì 17 alle ore 17) e presenterà il proprio libro “Nata per te – Storia di Alba raccontata tra noi” (sabato 18 alle 15), mentre la seconda risponderà alle domande del Coordinatore del DFF Marco Berton (sabato 18 alle 16.30) in una speciale intervista e a quelle della Direttrice artistica Carmen Riccato e del pubblico – insieme al regista Marco Zuin – dopo la proiezione del film “Niente sta scritto” (sabato alle 20.45) di cui è protagonista insieme al compianto giornalista Piergiorgio Cattani.

Per quanto riguarda i film, la selezione si è concentrata principalmente su cortometraggi e mediometraggi documentari di produzione indipendente, alcuni dei quali pluri-premiati durante prestigiosi festival nazionali e internazionali: la programmazione partirà venerdì 17 con “Tutti pazzi per Paolo” del regista torinese Donato Canosa (ore 18), storia del rapporto e della comune passione per il cinema tra uno studente autistico 12enne ed il proprio insegnante di sostegno, e con “Crisalidi” di Mirko Locatelli (ore 21), realizzato attraverso una serie di interviste a ragazze e ragazzi sul proprio modo di vivere la disabilità. Sabato 18 la sezione cinema proseguirà assumendo un respiro internazionale: in apertura di serata (ore 20.30), infatti, è prevista la proiezione di due cortometraggi particolarmente attesi come “A woman like me” di Isabel Morales Bondy (prima nazionale), storia del viaggio in Nepal di una donna danese sordocieca e dell’incontro con un’altra donna che vive la stessa condizione, e “If you knew” di Stroma Cairns, descrizione del rapporto tra due fratelli sordi; a seguire il già citato “Niente sta scritto”. Durante la giornata di domenica 19, infine, spazio all’approfondimento delle tematiche della sessualità e dell’affettività con “Indimenticabile” di Gianluca Santoni (ore 17.15), storia della prima esperienza di intimità di una giovane donna con disabilità, e “Non è amore questo” di Teresa Sala (ore 18), vero e proprio viaggio nella sfera privata della protagonista Barbara Apuzzo. Dopo ogni proiezione è previsto un incontro con i registi.

Un altro appuntamento molto importante del festival sarà quello con il giornalista e scrittore Matteo Spicuglia, autore di “Noi due siamo uno – Storia di Andrea Soldi, morto per un TSO”. Il libro, basato su uno dei fatti di cronaca più discussi degli ultimi anni, verrà presentato domenica 18 alle 15. Non mancheranno nemmeno i momenti di confronto con importanti personalità del mondo della cultura, come l’artista Marta Telatin e la scrittrice Alessandra Cinque (protagoniste della cerimonia d’apertura), e della comunicazione, come la critica esperta di cinema non convenzionale, diritti umani, politiche culturali e del lavoro Chiara Zanini (Rolling Stone, Sentieri Selvaggi e Elle Decor).

Dulcis in fundo, non poteva mancare il mondo della musica, grande protagonista di tutte le serate con artisti indipendenti della scena torinese come l’eclettica cantante e musicista italo-colombiana Estel Luz, il cantautore indie Ama il Lupo e il trombettista e compositore Ramon Moro. Ma non finisce qui, perché ad allietare le giornate nei momenti di pausa ci sarà anche il dj set curato da Luciano (storico dj del Fluido) e Gianluca “Cato” Senatore (chitarrista dei The Bluebeaters), mentre il DFF verrà anche “raccontato” dal vivo attraverso i disegni dello scrittore e vignettista Claudio Marinaccio (La Stampa, Il Foglio, Rolling Stone, Tuttosport, L’Huffington Post).

Il Disability Film Festival è organizzato con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese (in collaborazione con la Regione Piemonte Direzione Sanità e Welfare – Settore Politiche per i bambini, le famiglie, minori e giovani, sostegno alle situazioni di fragilità sociale) e di VolTo – Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Torino. La rassegna ha inoltre ricevuto il patrocinio della Città di Torino, della Circoscrizione 6 e del Comitato Italiano Paralimpico – Comitato Regionale del Piemonte; si ringrazia, infine, Intesa Sanpaolo.

“Torino – spiega il Coordinatore del Disability Film Festival Marco Berton – è da sempre la città dei film festival tematici, basti pensare a rassegne del calibro di Seeyousound, Cinemambiente, Lovers e molte altre. In mezzo a tutta questa attenzione verso il mondo che ci circonda si sentiva la mancanza, però, di un focus specifico sulla disabilità: viste le premesse, e forti della positiva esperienza vissuta con l’organizzazione del convegno per il nostro decennale, abbiamo pensato di colmare questa lacuna attraverso il DFF. Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a portare a termine questa scommessa nonostante le mille difficoltà legate alla pandemia: il nostro obiettivo è quello di far uscire la tematica dai suoi luoghi tradizionali e istituzionali, portandola a confrontarsi con il mondo esterno, con la città e con i linguaggi espressivi, veri e propri ambasciatori di una rivoluzione culturale possibile; la scelta di realizzarlo in Via Baltea 3, nel quartiere Barriera di Milano, va intesa proprio in questa prospettiva”.

Per ulteriori informazioni:
Marco Berton – Coordinatore del Disability Film Festival
E-mail: dff.volonwrite@gmail.com
Telefono: 3402679727
Programma: https://www.volonwrite.org/dff-2021-il-programma/

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