Il manifesto  del Telefono Rosa Piemonte per l’8 marzo 2016 è incentrato sul sorriso delle donne che si sono allontanate dalla violenza. Sorriso che però, per ciò che riguarda l’anno 2015, manca ancora a molte delle 688 donne accolte nel corso dell’anno. Insieme con loro, azioni e strategie anche per i 121 figli vittime anch’essi di violenza diretta o per i 331 vittime di violenza assistita.
3% in meno il totale delle donne accolte, rispetto all’anno precedente: per loro, però, un aumento delle lesioni fisiche e psicologiche (+ 5% in entrambe le tipologie di violenza) e 175 casi di stalking (pari al 25% del totale). Lo stalking ha una stretta correlazione con i femminicidi: pertanto, il 6 marzo, nel corso della manifestazione JUST THE WOMAN I AM in Piazza San Carlo a Torino, il Telefono Rosa Piemonte metterà a disposizione un numero importante di copie del vademecum STOP STALKING, appena stampato con il contributo della Fondazione CRT e comunque disponibile on line sul sito www.telefonorosatorino.it.

Significative le violenze sessuali intra o extrafamiliari: dagli 81 casi del 2014 ai 98 del 2015.
I partner continuano ad essere i protagonisti in negativo di queste violenze: nell’80% dei casi si tratta di compagni o ex compagni (mariti, fidanzati, conviventi).

In aumento tra il 5 e l’8% le donne vittime di violenza nella fascia di età 31-50 anni.
Inoltre, dei 2.467 contatti on line (54% in più del 2014), tramite e-mail o social network, moltissimi riportano racconti di violenze fisiche e psicologiche efferate: non sempre, però il contatto evolve in concrete scelte di azioni di contrasto. Maggiore brutalità nella violenza maschile, figli sempre più strumentalizzati come armi di ricatto nei casi di misure cautelari, paura di ulteriori e più gravi conseguenze, fino al rischio estremo di perdere la vita: questi, secondo noi, i motivi di un lieve decremento che appare forse nei numeri, ma certamente non nella realtà.

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