Gli Ecovolontari Rivaltesi e la loro battaglia costante per l’ambiente

L’Associazione Ecovolontari Rivaltesi Onlus si occupa da anni di tutela e valorizzazione dell’ambiente, attività che non è mai stata interrotta nemmeno durante il periodo di lockdown causato dal Coronavirus, durante il quale l’Associazione ha proseguito con le sue attività, compatibilmente con le misure di sicurezza necessarie.

Nello specifico, l’Associazione si occupa del recupero di aree degradate dall’abbandono di rifiuti, come spiega la presidentessa Gabriella Cibin: «Noi volontari lavoriamo da sempre per la salvaguardia di animali e ambiente; sul territorio siamo diventati famosi in particolare per l’impegno che dedichiamo al recupero di aree degradate da abbandono rifiuti. La nostra è un’attività quotidiana, resa possibile da più azioni mirate, messe insieme dai Volontari».

Nel periodo del blocco non c’era possibilità di assembramento o di uscire di casa: «Sempre nell’ottica di seguire i cittadini insegnando loro a opporsi al degrado – ha proseguito la Cibin – lavoriamo e abbiamo lavorato anche in questo periodo sul concetto di bellezza e in coerenza con questo abbiamo siglato con il Comune di Rivalta un accordo per la gestione di due rotatorie, che prima della nostra gestione vedevano un abbandono di rifiuti costante, l’erba alta e degrado. Dopo la nostra presa in carico le abbiamo rese belle e vivibili e con il 5×1000 siamo anche riusciti a dare lavoro ad alcune persone; noi come Volontari ci occupiamo della piccola manutenzione, mentre le persone specializzate guidano i mezzi per i rifiuti pesanti».

Quanto ha influito il periodo di lockdown sull’Associazione? «Il lockdown – continua Cibin – ha influito perché i manutentori ufficiali, ovvero quelli che operano con mezzi, non potevano uscire, non potevano agire, allora ho chiesto una dispensa speciale al Comune in modo tale che due di noi Volontari (di 11 in totale) a rotazioni mantenessero tutto in ordine. Poi chiaramente gli abbandoni in questo periodo sono stati limitati, molte zone sono rimaste più pulite perché eravamo tutti in casa e la maggior parte dei cittadini si comporta benissimo, ma basta anche una sola persona che scarica abusivamente e tutto il lavoro di pulizia è compromesso. In questo periodo, in particolare, abbiamo raccolto e ripulito da terra molte mascherine e guanti».

Quali altre attività avete svolto? Ci sono stati casi di abbandono di animali? «Da quando abbiamo recuperato le attività abbiamo già recuperato tonnellate di rifiuti e abbiamo collaborato molto con l’amministrazione comunale, che ci ha anche chiesto di seguire gli anziani in questo periodo complesso. In situazioni di normalità andiamo insieme a loro come accompagnatori a fare gite organizzate con mezzi pubblici, per mostrare loro la bellezza della natura, invece in questo periodo in cui non si potevano fare gite abbiamo realizzato dei video di pochi minuti a valenza ambientale, con una connotazione simpatica, empatica e informativa. Per quanto concerne gli animali, per fortuna non abbiamo ricevuto segnalazioni di abbandono, anche perché credo siano stati di grande ausilio e hanno contribuito a tenere compagnia in questo periodo difficile per tutti».

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