“L’Audido non si ferma”: whatsapp, telefonate e videochiamate fino al 31 luglio

“L’Audido non si ferma”, è stato il motto impiegato durante il lockdown dell’associazione, che si occupa di persone disabili con progetti, laboratori e attività finalizzate all’autonomia e all’inserimento sociale.

“L’emergenza Covid-19 – scrive il presidente Nicola Paiuzza in un comunicato stampa – ha determinato una situazione di grave criticità per tantissime persone. La completa chiusura di tutti i servizi primari, l’isolamento, la mancanza di stimoli, l’imposizione di relazioni forzate hanno rappresentato una condizione a rischio di compromettere la salute fisica e mentale delle persone con disabilità, delle famiglie e degli operatori residenziali ai quali, spesso, è stata affidata la totale presa in carico. Educatrice, psicologa e alcuni volontari dell’Associazione Audido hanno ideato interventi per i soci disabili e i loro famigliari. Azioni che hanno consentito, a distanza, di mantenere attivi interventi di osservazione, sostegno psicologico ed educativo per promuovere benessere e ridurre confusione, malessere e fatica”.

Lo strumento dell’azione dei volontari Audido è stato il telefono, vista la possibilità di intrattenere contatti diretti: “Dal giorno 24 febbraio – continua Paiuzza – l’attivazione di semplici chat di whatsapp, telefonate giornaliere, videochiamate, tutti strumenti tecnologici non particolarmente difficili da proporre e usare, hanno consentito di individuare una metodologia di sostegno e controllo da rivolgere a un centinaio di soci con disabilità, alle loro famiglie e ai volontari dell’Associazione. La chiusura dei centri diurni e delle attività di sostegno educativo territoriale ha inoltre aggiunto, all’incomprensione di ciò che stava accadendo, anche la paura di non poter rivedere gli amici e le relazioni significative che quotidianamente, da 25 anni, occupano soci disabili e volontari fornendo occasione di sollievo per le famiglie. Per questo è stato necessario un accompagnamento virtuale ma tempestivo alle famiglie e ai ragazzi, volto a sostenere un rientro in casa che non si sapeva per quale motivo fosse imposto né per quanto tempo sarebbe durato”.

Chat whatsapp interattiva per i soci disabili e famiglie, broadcast per i soci incapaci di sostenere una chat con messaggi; telefonate, videochiamate individuali o di gruppo per offrire sostegno alle situazioni particolarmente critiche e accogliere nuove proposte: tutte queste attività hanno richiesto un impegno giornaliero notevole da parte dell’educatrice, della psicologa e di circa 15 volontari. Queste attività continueranno fino al 31 luglio.

PROGETTO SVOLTIAMO PAGINA

Nonostante il periodo particolarmente difficile, Audido ha portato avanti il progetto “svoltiamo pagina” insieme a Sole Onlus e all’associazione Sindrome di Williams, per recuperare libri destinati al macero.

Nel progetto ideato prima del Covid-19 i libri sarebbero stati catalogati, schedati, ordinati per titolo o autore; successivamente collocati in scaffali delle associazioni aderenti al progetto e, dopo un attento percorso di sensibilizzazione del territorio, uno scaffale di libri sarebbe stato proposto a chi mostrava disponibilità e interesse rispetto l’iniziativa. Gli scaffali, ospitati in vari punti del territorio, sarebbero stati periodicamente forniti di libri da prendere liberamente dalla popolazione con la possibilità di devolvere una libera offerta a favore del progetto.

“Il covid 19 – spiega il presidente Audido – ha costretto a modificare il progetto iniziale, adattandolo alle condizioni speciali che stiamo vivendo. Per cui, dopo aver catalogato circa 1300 libri offerti da privati e dalla biblioteca del Comune di Caselette, iniziamo a proporre al territorio azioni virtuali. Gli scaffali espositivi sono stati creati nel mondo virtuale. I libri, schedati e dettagliatamente descritti per contenuto e autore, potranno incontrare il loro “scaffale di destinazione” dopo aver viaggiato in newsletter, essere stati visionati con mailing list o nelle chat dedicate di whatsapp. La persona interessata al libro, lasciando un’offerta libera, può prenotare il libro che gli verrà consegnato nelle rispettive sedi associative di Grugliasco o Alpignano. Oppure potrà essere assegnato e donato a una realtà sociale bisognosa”. 

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