Autismo e società – Convegno su attività fisica e alimentazione

Giunta alla seconda edizione, la manifestazione “Un miglio per l’autismo – Io non corro da solo”, organizzata dalla A.S.D. Autismo e Sport Onlus di Torino, vuole unire in una giornata di sport e condivisione atleti affetti d’autismo e atleti normodotati. La corsa sarà preceduta, sabato 5 giugno, da un convegno dedicato ai rapporti tra sport, autismo e alimentazione.

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Il convegno, in diretta streaming su Go To Meeting alle ore 15 del 5 giugno, toccherà due temi importanti e troppo poco trattati, nell’ambito della cura degli aspetti problematici dell’autismo: l’attività fisica e l’alimentazione.

Parleranno di “alimentazione buona o cattiva” le dottoresse

  • Livia Emma, dietista dell’AO Città della Salute e della Scienza di Torino, docente presso il corso di laurea in dietistica, co-autrice del libro “Ascolta la tua pancia: Perché tutte le malattie nascono nel colon (intestino, prego!) irritabile”
  • Monica Greco, medico chirurgo, specialista in medicina fisica della riabilitazione, mesoterapeuta, naturalterapeuta, esperta in medicina di segnale e medicina funzionale, master in neuro-psico-fisio-patologia e bioendocronilogia di segnale, da anni impegnata nella cura delle persone con autismo.

Numerosi gli interventi che evidenzieranno come la pratica sportiva, l’attività fisica, il movimento siano di fondamentale beneficio per la salute del corpo e della mente. Come spiega la dott.ssa Lalli Gualco Howell, psicologa, Seaside View Child Development Centre, Brighton General Hospital, Regno Unito, una delle relatrici, “la buona forma fisica oltre a migliorare la coordinazione e la consapevolezza corporea, aiuta a gestire momenti di ansia e lo sviluppo dell’auto-regolazione”.

Numerose le testimonianze: dal coach e motivatore Adriano Berton, allo psicologo psicoterapeuta Matteo Simone, specialista della psicologia dello sport e dell’esercizio fisico, dall’educatore Luca Rivoira, che racconterà l’incredibile esperienza del cammino compiuto lungo la via Francigena con 12 ragazzi autistici, all’Equipe di autismo e sport che illustrerà il percorso di allenamento e di crescita degli atleti con autismo e delle loro partecipazioni ad eventi podistici.

“L’attività sportiva è una sorta di farmaco invisibile proveniente dal fare sport, dal correre ed in grado di agire nel profondo, cambiando il quadro di riferimento psicologico del praticante. Innanzitutto trasmettendogli la sensazione di essere capace di muoversi in modo altro, ma comunque in grado di esprimere una sequenza di atti atletici, di relazionarsi con altri per cercare di uscire dalla propria sofferenza e disagio, rafforzando la propria autostima o, semplicemente, attivandola” (Pietro Cristini, direttore tecnico Autismo e Sport).

L’iscrizione al convegno è gratuita: occorre inviare una mail a info@autismoesocieta.org.

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