Dall’8 al 30 aprile 2016 a Palazzo Barolo, in via delle Orfane 7 a Torino, l’arte contemporanea dà voce alle migrazioni con “Binario 18”. Si tratta di un percorso espositivo artistico organizzato dall’Associazione Legal@rte, nata dalla volontà di alcune persone appartenenti alla Polizia di Stato, che hanno scelto di continuare a diffondere i principi di legalità al di fuori del contesto istituzionale, facendo leva su nuovi linguaggi.

Forme di comunicazione di più ampio respiro e intima ricezione, per cercare di trasmettere le sensazioni e le emozioni di chi è costretto a lasciare il proprio Paese, riflettendo sul significato di diversità, ma anche sugli inganni della percezione.

L’emergenza migrazione e gli ultimi tragici fatti di Bruxelles ci pongono di fronte ad una sfida; passare, come auspicato da Papa Francesco, “da una cultura dello scarto ad una cultura dell’incontro e dell’accoglienza”, riflettendo sul nostro modo di sentire, sulla capacità di provare empatia nei confronti dell’altro. Soprattutto ricordando quello che è stato il processo migratorio del nostro paese. Anche per questo dal 5 al 15 maggio la mostra sarà allestita presso lo Spazio MRF a Mirafiori, l’ex capannone Fiat adibito a centro culturale, ripercorrendo cosi l’immigrazione interna degli anni ’50-’70, quando giunsero a Torino decine di migliaia di persone sul binario 18 a bordo del con il “treno del sole”, alla ricerca di lavoro nelle fabbriche della città. L’esposizione giungerà successivamente a Catania, luogo di partenza della vecchia emigrazione interna, oggi luogo di arrivo di sbarchi, negli spazi espositivi di Palazzo Platamone.

La mostra, a cura di Roberta Di Chiara, che si onora tra gli altri della presenza di Ugo Nespolo e Francesco Cito, è costituita da oltre 50 opere di arte tra pittura, scultura, fotografia, installazioni, vuole essere un’esperienza che immergerà il visitatore in un percorso multisensoriale grazie all’allestimento scenografico affidato all’artista-scenografo Gaspare Lombardo.

Come ogni mostra, “Binario 18” rappresenta un punto di partenza e vedrà momenti di approfondimento grazie ad incontri, convegni sul tema, oltre a spettacoli teatrali e musicali. Lo scopo è stimolare la riflessione e sviluppare le capacità critiche per individuare le forme di discriminazione presenti nel quotidiano, partendo dalla riscoperta della nostra storia di emigranti: la storia di ognuno di noi, raccontata all’unisono attraverso le opere di artisti della “società civile” ed artisti-poliziotto.

ARTISTI IN MOSTRA:

ANGELO BARILE – GIULIO CARDONA– FRANCESCO CITO – DANIELE D’ANTONIO -DAVIDE DE AGOSTINI – MARICA FASOLI – DANIELE GALLIANO – MAURIZIO GERACI – GIOVANNI IUDICE – FABIO LA FAUCI – CLAUDIO LIA– GASPARE LOMBARDO – FRANCESCO MALAVOLTA – RICCARDO MANNELLI -EDUARDO MONO CARRASCO – UGO NESPOLO – DAVIDE PUMA – ANTONIO SCARPELLI – SALVATORE SOCCODATO – DIEGO D. TESTOLIN – ROBERTA TOSCANO – PAOLO TROILO .